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Partenariato pubblico-privato nell’Ue: carenze diffuse e benefici limitati

I progetti di partenariato pubblico-privato (PPP) ricorrono sia al settore pubblico che a quello privato per fornire beni e servizi che tradizionalmente vengono offerti dal settore pubblico, allentando al contempo le rigorose restrizioni di bilancio gravanti sulla spesa pubblica.

La Corte ha rilevato che, benché i PPP siano potenzialmente in grado di assicurare un’attuazione più rapida delle politiche e buoni livelli di manutenzione, i progetti sottoposti a audit non sono sempre stati gestiti con efficacia, e non hanno garantito un rapporto adeguato tra benefici e costi. I potenziali vantaggi dei PPP spesso non si sono concretizzati, in quanto i PPP hanno fatto registrare ritardi, incrementi dei costi e sottoutilizzo, il che ha comportato 1,5 miliardi di euro di spese inefficienti e inefficaci, di cui 0,4 miliardi di euro di fondi dell’UE. Ciò è stato dovuto anche all’inadeguatezza delle analisi, delle strategie per l’impiego dei PPP nonché dei quadri istituzionali e normativi. Poiché solo pochi Stati membri possiedono un’esperienza e competenze consolidate nell’attuazione riuscita di progetti PPP, vi è un elevato rischio che i PPP non contribuiscano nella misura attesa all’obiettivo di utilizzare una maggior percentuale di fondi UE per progetti a finanziamento misto comprendenti PPP.