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Giorgio Maria Calori, l’ortopedico arrestato per le tangenti nella sanità: un carrierista ossessionato dal lusso

fonte: Corriere della Sera on-line

di Sara Bettoni

I colleghi lo definiscono in coro un «numero uno» professionalmente e altrettanto concordi sono i giudizi a livello umano. Al Pini, nelle ore immediatamente successive agli arresti, ricordano come nei corridoi si parlasse da tempo delle ambizioni di guadagno del medico, il quale non faceva proprio «nulla per nascondersi». Questo ritratto coincide con la definizione degli investigatori che hanno parlato senza mezzi termini di «cupidigia». Lui è Giorgio Maria Calori. Ha costruito la carriera proprio al Pini a partire dal 1987. Nel 2009 il primario 61enne ha assunto la guida del reparto di Chirurgia ortopedica riparativa. Come emerge sia dai racconti dei collaboratori dell’ospedale sia dalle intercettazioni, è un uomo ossessionato dall’amore per il lusso e di conseguenza dalla continua ricerca di denaro per sostenere spese importanti. Dopo aver acquistato una casa signorile, a corto di soldi aveva con insistenza chiesto un prestito di 150 mila euro al socio in affari Tommaso Brenicci, l’imprenditore a sua volta in manette. Il bisogno di denaro ha generato nel primario «l’inclinazione a operare come fonte di guadagno» anche quando non strettamente necessario.

L’articolo completo su Corriere della Sera dell’11 aprile 2018