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Le discipline settoriali in materia di concessioni di servizi devono sempre essere sottoposte a verifica

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana con la sentenza n. 217 del 12 aprile 2018 ha ribadito il principio secondo cui il Codice dei contratti pubblici non ha riordinato le discipline settoriali in materia di concessioni di servizi (non attuando il principio di delega che imponeva il riordino e la semplificazione).

Questo, tuttavia, non significa che non si imponga una verifica se esse sopravvivano in tutto o in parte al codice e che non si debba verificare se vi siano state tacite abrogazioni delle disposizioni previgenti: segnatamente, per quel che qui rileva, quanto a requisiti soggettivi, relativi a condanne penali, più severi di quelli previsti dal nuovo Codice. Tanto più quando, come nella fattispecie, i requisiti sono posti da fonte regolamentare anteriore al codice, sicché le disposizioni del codice sembrano determinare abrogazione tacita in base al triplice canone della legge generale, cronologicamente successiva, e di rango superiore nella gerarchia delle fonti.

Documento correlato: CGA Sicilia, sentenza n. 217 del 12 aprile 2018