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Corso Matteotti 15,
Cremona, CR 26100
a cura del dott. Marco Boni, direttore responsabile di News4market.
La legge 163/2016 (Riforma della legge di bilancio) ha introdotto nel ciclo della programmazione economica e di bilancio un numero ristretto di indicatori di benessere equo e sostenibile, selezionati tra quelli che compongono il framework Bes. Questa innovazione impegna il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) a considerare nella definizione delle politiche e nella valutazione dei loro effetti anche le dimensioni relative al benessere, a complemento di quelle più strettamente economiche.
La prima applicazione ha riguardato un set di quattro indicatori, analizzati e previsti nella loro evoluzione tendenziale e programmatica nel Documento di Economia e Finanza del 2017. Dopo la prima Relazione al Parlamento sugli indicatori di benessere e sostenibilità e il DEF 2018, è stata presentata la seconda Relazione al Parlamento, nella quale si commentano l’evoluzione recente di tutti e 12 gli indicatori selezionati insieme agli scenari programmatici per i quattro già considerati nei documenti precedenti.
La serie storica dei 12 indicatori è fornita dall’Istat, che è impegnato a trasmettere al MEF i dati aggiornati sui quali basare le analisi e le previsioni, anche attraverso la realizzazione di innovazioni di processo e la messa a punto di modelli utili ad ottenere stime anticipate.
Per quanto riguarda il dominio Salute “gli interventi per l’ammodernamento dell’infrastrutture, il potenziamento del personale sanitario e gli incentivi fiscali relativi agli impianti sportivi potranno produrre effetti positivi sui relativi indicatori Bes nell’orizzonte temporale della Legge di bilancio 2019”.
«Il quadro che emerge da questa Relazione è dunque assai incoraggiante e conferma che la Legge di Bilancio 2019 ha segnato un grande passo avanti sul sentiero dell’inclusione e del benessere dei cittadini italiani. I nostri sforzi si devono ora concentrare su un’attuazione efficace e rigorosa delle nuove misure, onde assicurarne il massimo impatto economico e sociale. Equità vuole anche dire minimizzare gli abusi di forme di assistenza e recuperare risorse da utilizzare in altre aree prioritarie di intervento». Così scrive il ministro dell’Economia Giovanni Tria nell’introduzione della seconda Relazione sugli indicatori di benessere equo e sostenibile trasmessa al Parlamento basata sui dati Istat. Dopo la prima Relazione al Parlamento sugli indicatori di benessere e sostenibilità e il Def 2018, è stata infatti presentata la seconda Relazione al Parlamento, nella quale si commentano l’evoluzione recente di tutti e 12 gli indicatori. I dodici indicatori su cui verte la Relazione furono selezionati nel 2017 dal Comitato Bes. Essi afferiscono a otto dei dodici domini del benessere individuati dalla metodologia seguita dall’Istat nei propri rapporti Bes. “Entrambi gli indicatori del dominio ‘salute’, eccesso di peso e speranza di vita in buona salute alla nascita, potranno rilevare miglioramenti – afferma la Relazione – grazie agli interventi mirati all’ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche relative ai sistemi di prenotazione elettronica per l’accesso alle strutture sanitarie, al potenziamento del personale sanitario e alle misure fiscali per la manutenzione e il restauro di impianti sportivi pubblici nonché per la realizzazione di nuove strutture”. In Per quanto riguarda il dominio salute, la Relazione indica le misure rilevanti della Legge di Bilancio 2019-2021: