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Accordi illegali per limitare la concorrenza con prezzi gonfiati fino al 1.000% su circa 100 farmaci. È questa l’accusa lanciata da 44 Stati Usa contro 20 aziende farmaceutiche che producono generici. Secondo le denunce presentate alla Corte Distrettuale del Connecticut, le case farmaceutiche si sarebbero prodigate “in cospirazioni illegali per limitare irragionevolmente il mercato, gonfiare e manipolare i prezzi e ridurre la concorrenza”. “Abbiamo prove concrete che dimostrano che l’industria dei farmaci generici ha perpetrato una frode multimiliardaria sul popolo americano”, ha detto il procuratore generale del Connecticut William Tong in un comunicato. “Ci chiediamo tutti perché la nostra assistenza sanitaria, e in particolare i prezzi per i farmaci generici con ricetta medica, siano così costosi in questo paese e questa è una delle ragioni”. Ricordiamo che i farmaci generici possono far risparmiare decine di miliardi di dollari l’anno perché sono un’alternativa a basso prezzo ai farmaci di marca. Nella causa si fa notare che “I farmaci generici erano uno dei pochi ‘affari’ nel sistema sanitario degli Stati Uniti”, ma che ad un certo punto tutto è però cambiato. “I prezzi per centinaia di farmaci generici sono aumentati – alcuni sono saliti alle stelle, senza spiegazioni, scatenando indignazione dei politici, dei pagatori e dei consumatori in tutto il paese – i cui costi sono raddoppiati, triplicati o addirittura aumentati del 1.000% o più”.