Indirizzo
Corso Matteotti 15,
Cremona, CR 26100
Si è svolto lunedì 20 marzo 2023 un confronto pubblico sulla definizione delle Regole tecniche per le piattaforme di approvvigionamento digitale (piattaforme di e-procurement) in uso alle stazioni appaltanti.
L’evento organizzato dall’Agenzia per l’Italia Digitale ha registrato la partecipazione di circa 200 soggetti, tra cui grandi imprese, istituzioni nazionali e regionali, stazioni appaltanti, fornitori di servizi e piattaforme di e-procurement e professionisti che a vario titolo operano nell’ambito degli appalti digitali.
Lo schema di decreto di riforma del Codice dei contratti pubblici, attualmente in discussione alle Camere, prevede la stesura delle Regole tecniche da parte di AgID e un relativo processo di certificazione.
In questo contesto, l’Agenzia per l’Italia Digitale intende confrontarsi con tutti i soggetti coinvolti nella produzione, commercializzazione e gestione delle piattaforme, al fine di acquisire elementi utili per la individuazione degli standard tecnici cui tali piattaforme dovranno conformarsi, anche tenendo conto delle regole di interoperabilità definite a livello europeo.
L’ampia partecipazione ha confermato la necessità di coinvolgere tutti gli stakeholder nel percorso di definizione delle regole tecniche a cui dovranno adeguarsi le piattaforme digitali.
Per questo motivo, l’Agenzia metterà in calendario ulteriori momenti di confronto aperti al pubblico, anche in modalità cosiddetta “one-to-one” con i singoli operatori.
Agid invita gli interessati a elaborare anche contributi in forma scritta che potranno essere condivisi durante questo percorso, e inviarli all’indirizzo email dedicato eprocurement@agid.gov.it
La digitalizzazione degli appalti pubblici (e-procurement) rappresenta una fondamentale leva per una maggiore efficienza dei processi amministrativi, con riscontri positivi per la crescita dell’economia, la competizione e l’innovazione.
Una rivoluzione digitale alla quale AgID concorre attivamente, che ha consentito un aumento di 15 volte del numero complessivo di gare elettroniche effettuate negli ultimi 4 anni nel nostro Paese e una riduzione del 50% dei tempi di aggiudicazione degli appalti.