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Payback dispositivi. Schillaci: “limitare danni di norma ereditata”. FIFO Sanità: “risposta inammissibile”

“Arrivati alla terza legge di bilancio, le parole del Ministro Schillaci sono inaccettabili per la nostra categoria. È finita la storia dell’eredità, sono tre anni che il Governo vara la finanziaria. Giunti a questo punto, dichiarare l’intenzione di ‘limitare i danni’, non è più una risposta ammissibile per le imprese” – dichiara Sveva Belviso, presidente di FIFO Sanità Confcommercio, sulle dichiarazioni rilasciate dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci, all’Healthcare Summit del Sole 24 Ore.

“Il payback sui dispositivi medici è una norma devastante. Colpisce in modo indiscriminato le aziende medio-piccole che rappresentano il cuore del sistema produttivo italiano, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro e la sopravvivenza stessa di imprese strategiche per la sanità del nostro Paese – continua Belviso – È ora di passare dalle parole ai fatti. Non possiamo più accettare rinvii, emendamenti parziali o promesse vaghe. Le aziende non possono sopportare ulteriori incertezze”.

“Il compito della classe politica è anche quello di correggere gli errori dei propri predecessori. Pur riconoscendo le dovute responsabilità ai governi antecedenti che hanno varato e attuato questa follia normativa, ogni ulteriore ritardo – conclude la presidente Belviso – sarà una colpa grave di cui l’attuale maggioranza sarà responsabile sotto il profilo politico e sociale. È arrivato il momento di una cancellazione totale del payback, accompagnata da un confronto vero per ridefinire il rapporto tra industria, distribuzione e sistema sanitario”.