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ANAC – spesa sanitaria, 15 miliardi di euro in affidamenti nei primi quattro mesi del 2023

Nel quadrimestre gennaio-aprile 2023 sono state 16.673 le procedure di affidamento espletate in ambito sanitario (forniture di prodotti farmaceutici, prodotti per la cura alla persona e apparecchiature mediche, servizi sanitari e di assistenza sociale) per un valore di circa 15,3 miliardi di euro. È quanto emerge dal focus sulla spesa sanitaria elaborato da Anacnell’ambito del Rapporto quadrimestrale sul mercato dei contratti pubblici. 
Dalla distribuzione delle procedure per tipologia di contratto emerge che per il quadrimestre in esame, considerando gli importi complessivi, si sono svolti appalti principalmente nel settore delle forniture (circa 11 miliardi di euro, ovvero il 72,2% del valore degli appalti) seguiti dal settore dei servizi (circa 4,2 miliardi di euro, ossia il 27,8%).

La classifica in base al valore

Sono le Centrali di Committenza (compresi i soggetti aggregatori) a espletare gli appalti di maggior valore: circa 5,5 miliardi di euro con circa il 35,8% del valore totale degli appalti, seguite dalle Aziende del Servizio Sanitario Nazionale con circa 3,2 miliardi di euro (pari al 21% del totale), dalle Aziende Ospedaliere, Aziende Ospedaliere Universitarie, Policlinici con circa 2 miliardi di euro (pari al 12,9% del totale) e dalle Centrali di Committenza specifiche per il settore sanità con circa 1,4 miliardi (pari al 9,4% del valore complessivo degli appalti). 
A livello di numerosità le tipologie di stazioni appaltanti che fanno più appalti nel settore sanitario sono le Aziende del Servizio Sanitario Nazionale con il 34,8% del numero totale degli appalti, seguite dalle Aziende Ospedaliere, Aziende Ospedaliere Universitarie e Policlinici, dai Comuni e dalle Centrali di Committenza (in cui sono ricompresi anche i soggetti aggregatori) con rispettivamente il 24,9%, il 10% e il 9,5% del numero complessivo degli appalti.
In termini di importo, il 21,3% del valore complessivo è rappresentato da appalti avviati da Stazioni Appaltanti della Lombardia. A seguire la Sicilia con circa il 13,1% e la Toscana e il Lazio con rispettivamente l’8,1% e il 6,9% circa del valore totale degli appalti. Le stazioni appaltanti lombarde sono al primo posto anche per numero di appalti espletati con un 13,7% del numero complessivo degli affidamenti esaminati. A seguire il Lazio con l’11,4% e subito dopo la Campania e la Sicilia con rispettivamente il 9,9% e l’8,6% circa del numero totale degli appalti.

Gli appalti di maggiore importo sono quelli relativi in gran parte alle apparecchiature mediche, ai prodotti farmaceutici (rispettivamente il 41,2% e il 30,4% del valore complessivo degli appalti in ambito sanitario). A seguire i servizi di assistenza sociale e servizi affini, nonché i servizi sanitari.

Sia in termini di numero che di importo le procedure maggiormente utilizzate per affidare gli appalti sono state la procedura aperta e la procedura negoziata senza bando.