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«Per rilanciare un Ssn basato sull’innovazione è importante avviare un nuovo sistema di procurement basato su un programma di HTA che valorizzi l’innovazione tecnologica» sottolinea il Presidente.
«Abbiamo apprezzato molto le parole del Ministro Speranza e il piano annunciato per rifondare sui pilastri del digitale, dell’innovazione e della medicina di prossimità il Servizio sanitario nazionale. Le imprese dei dispositivi medici sono pronte a dare un contributo fattivo come in questi mesi di emergenza». Così, Massimiliano Boggetti, Presidente di Confindustria Dispositivi Medici ha commentato le parole del Ministro Roberto Speranza. «Siamo felici che il Ministro abbia riconosciuto l’importanza di dotare ospedali e territorio di apparecchiature all’avanguardia, sostituendo quelle obsolete. Da anni Confindustria Dispositivi Medici ha lanciato l’allarme sul parco tecnologico degli ospedali italiani a dir poco vetusto. Così come siamo felici di aver sentito di voler utilizzare i fondi ora disponibili per un massiccio uso del digitale nel nostro sistema di cura e assistenza ai pazienti. Il Ssn ha bisogno di una iniezione di innovazione e territorialità. Abbiamo sostenuto nel nostro documento “Salute, scienza e industria” l’importanza di tornare a investire nel territorio, potenziando l’assistenza territoriale e domiciliare per essere vicini alle persone con una cura per patologia e non per prestazione attraverso tecnologie per il monitoraggio a distanza, la telemedicina, le App. Per fare ciò e rilanciare un Ssn basato sull’innovazione è importante avviare un nuovo sistema di procurement basato su un programma di HTA che valorizzi l’innovazione tecnologica per superare i tempi delle gare centralizzate al prezzo, dei prezzi di riferimento imposti e dei cluster omogenei. Per realizzare tutto questo – ha concluso Boggetti – siamo a disposizione del Ministro per continuare a portare l’esperienza e il contributo fattivo delle imprese dei dispositivi medici così come abbiamo fatto in questi mesi e ci auguriamo che il Ministro prenda in considerazione anche le nostre altre proposte, ovvero saldare i debiti della PA e rivedere il gravoso sistema di tassazione per le imprese incluso il payback».