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Caso Consip, la pm accusa i carabinieri: «Erano esagitati, puntavano a Renzi»

fonte: Corriere della Sera

di Giovanni Bianconi

«Scoppierà un casino, arriviamo a Renzi». Così disse l’ex capitano del Noe dei carabinieri Gianpaolo Scafarto — ora promosso maggiore e destinato ad altro incarico, indagato per falso dalla Procura di Roma nell’ambito dell’indagine sul cosiddetto caso Consip — al procuratore di Modena Lucia Musti, in un colloquio avvenuto nell’ufficio del magistrato. La Musti ha riferito questa circostanza al Consiglio superiore della magistratura durante un’audizione del luglio scorso; la frase fu pronunciata all’inizio di settembre 2016, cioè quattro mesi prima del deposito dell’informativa agli uffici giudiziari di Roma e Napoli in cui lo stesso Scafarto avrebbe inserito alcune notizie non veritiere, come quella in cui l’affermazione «l’ultima volta che ho incontrato Renzi» (inteso Tiziano, cioè il padre dell’ex premier) viene attribuita all’imprenditore Alfredo Romeo, mentre invece era dell’ex parlamentare Italo Bocchino, e riferita al figlio Matteo.

L’articolo completo su Corriere della Sera del 15 settembre 2017