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Cremona, CR 26100

Certificati antimafia anche se l’importo è sotto la soglia

fonte: Il Sole 24 Ore – pag. 41

di Francesco Clemente

Poiché la pubblica amministrazione può sempre accertare «se l’impresa meriti la “fiducia delle istituzioni”», può richiedere la certificazione antimafia per le aziende che accedono ad appalti, contratti o incentivi pubblici. Quindi gli uffici possono non limitarsi ad attivare il controllo prefettizio nei casi obbligatori, o meglio, solo quando i valori economici superano le soglie di legge. Il Consiglio di Stato, nella sentenza 3300/2016, depositata dalla Terza sezione il 20 luglio, ha così ritenuto legittima un’informativa interdittiva emessa contro un’impresa agricola che si era aggiudicata un finanziamento pubblico di poco più di 130mila euro, quindi per un importo sotto il limite minimo di 150mila euro oltre il quale il Codice antimafia impone all’amministrazione di acquisire l’informazione antimafia prima del “via libera” a qualsiasi rapporto (comma 1, articolo 91, Dlgs 159/2011).

L’articolo completo su Il Sole 24 Ore del 08 settembre 2016