Indirizzo
Corso Matteotti 15,
Cremona, CR 26100
«Garantire la libertà prescrittiva del medico e monitorare i provvedimenti regionali”
Farmindustria, in un position paper sui biosimilari, condivide la posizione di Aifa secondo cui i medicinali biologici e biosimilari non possono essere considerati come i farmaci equivalenti. Tale principio è stato sancito dal legislatore nazionale – ricorda Farmindustria – che con la Legge di Bilancio 2017 all’articolo 1, comma 407 ha stabilito che “non è consentita la sostituibilità automatica tra farmaco biologico di riferimento e un suo biosimilare né tra biosimilari” ed ha previsto lo strumento dell’accordo quadro per garantire l’accesso alle terapie disponibili.
“Per tale ragione – si legge nel documento – è necessario che il Ministero della Salute monitori i provvedimenti regionali per garantire il rispetto dei LEA su tutto il territorio nazionale e intervenga nel caso non siano in linea con quanto definito normativamente, sostiene l’associazione”.
Inoltre, Farmindustria ritiene che “debba essere garantita la continuità terapeutica per i pazienti già in trattamento, anche quando il trattamento preveda una ciclicità della terapia, e comunque riconosce la centralità del medico nella scelta terapeutica del singolo paziente. La centralità del medico viene sottolineata nel secondo position paper Aifa sui biosimilari. La scelta di trattamento con un farmaco biologico di riferimento o con un biosimilare è una scelta clinica e come tale non può che essere affidata al medico, il quale contribuisce all’uso appropriato sia del farmaco sia delle altre risorse, ma allo stesso tempo non può essere condizionato da sole motivazioni economiche”.
“A maggior ragione non è possibile limitare la piena libertà di scelta del medico rispetto al repertorio terapeutico a sua disposizione, ad esempio fissando obiettivi prescrittivi – e relative sanzioni o anche incentivi – di utilizzo di un determinato farmaco biologico”, sostiene il Rapporto. In ogni caso, si ribadisce nel report, “i biosimilari costituiscono un’opportunità per il Ssn. Il loro arrivo consente di ridurre gli oneri finanziari a carico del Sistema, garantendo un più ampio accesso all’innovazione per tutti i pazienti che ne necessitano, anche attraverso lo strumento dell’accordo-quadro previsto dalla legge di bilancio 2017. La tendenza ormai globale alla personalizzazione della terapia rende ancora più necessario considerare la condizione clinica del singolo paziente. L’individuazione della terapia ottimale da parte del medico è il frutto di un’attenta valutazione nel tempo con la finalità prioritaria di raggiungere il migliore equilibrio tra efficacia del trattamento, compliance e sicurezza. In particolare, nei pazienti stabilizzati grazie alla terapia scelta è importante, quindi, garantire la continuità terapeutica, indispensabile per la salute dei pazienti, come sancito dalla legge di bilancio 2017