Fisco: lo split payment nei rapporti con la PA

Con la “manovrina”, il decreto varato dal Governo per correggere i conti pubblici, sono state introdotte una serie di novità sul fronte fiscale. Tra queste, l’estensione ai professionisti – dal 1° luglio 2017 – del meccanismo dello split payment, che si applica per prestazioni effettuate nei confronti della pubblica amministrazione.

La legge, inoltre, archivia gli studi di settore, sostituendoli con gli indici sintetici di affidabilità fiscale, che saranno applicati dall’anno di imposta 2017, con l’obiettivo di «favorire l’emersione spontanea» e di «stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari da parte dei contribuenti», rafforzando la «collaborazione tra questi e l’Amministrazione finanziaria».

Split payment, ecco cosa cambia

Il meccanismo dello split payment – scissione dei pagamenti dell’IVA – è stato esteso a tutti i professionisti che operano con la Pubblica Amministrazione, con le società partecipate dalla PA e con le società quotate. Lo split payment fu introdotto dalla legge 190 del 2014, ma inizialmente non vi rientravano i professionisti, ed è stato applicato ai fornitori di precise categorie di enti pubblici, indicate all’articolo 17 ter del Dpr 26 ottobre 1972, n. 633.

Ora i professionisti devono dunque adeguare le modalità di emissione delle fatture, facendo in modo che l’IVA relativa alle parcelle da loro emesse venga versata direttamente all’erario dalla Pubblica Amministrazione o dalla società quotata o partecipata. Per adeguarsi allo split payment, i professionisti dovranno riportare nelle fatture emesse nei confronti di tali soggetti l’indicazione “scissione dei pagamenti” e non più “IVA ad esigibilità differita”.

Le nuove norme si applicano alle operazioni per le quali è stata emessa fattura a partire dal 1° luglio 2017.

Come fare

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Il servizio garantisce inoltre il controllo che la fattura inviata sia conforme con tutti i parametri stabiliti dalla legge, viene firmata digitalmente ed è sempre verificabile all’interno della piattaforma telematica.

Non solo:i pacchetti di fatturazione elettronica possono essere utilizzati sia per l’invio di fatture alla Pubblica Amministrazione sia ai privati, usufruendo così di una serie di agevolazioni (scopri di più sulla fatturazione elettronica B2B).

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