Indirizzo
Corso Matteotti 15,
Cremona, CR 26100
Nel corso della tredicesima conferenza nazionale della Fondazione Gimbe ‘Salute prima di tutto, sanità per tutti’, si è fatto il punto sul possibile ‘piano di salvataggio’ per il Servizio Sanitario Nazionale.
Secondo le stime della Fondazione GIMBE nel 2025 serviranno almeno 210 miliardi di euro per mantenere la qualità pubblica dei servizi offerti in sanità. E’ stata calcolata una spesa pro-capite di 3.500 euro, indicando questa come una stima prudente in quanto al di sotto della media OCSE del 2013.
Sono stati posto in evidenza i diversi problemi che affliggono ancora la sanità: dall definanziamento alle diseguaglianze territoriali, dalla mobilità territoriale alla spesa privata, dai ticket alle addizionali regionali.
Ecco i 12 punti del “piano di salvataggio” proposto dalla Fondazione GIMBE:
1. Salute al centro di tutte le decisioni politiche non solo sanitarie, ma anche industriali, ambientali, sociali, economiche e fiscali;
2. Certezze sulle risorse per la sanita’: stop alle periodiche revisioni al ribasso e rilancio del finanziamento pubblico;
3. Maggiori capacita’ di indirizzo e verifica dello Stato sulle Regioni nel pieno rispetto delle loro autonomie;
4. Costruire un servizio socio-sanitario nazionale, perche’ i bisogni sociali sono strettamente correlati a quelli sanitari;
5. Ridisegnare il perimetro dei LEA secondo evidenze scientifiche e principi di costo-efficacia e rivalutare la detraibilita’ delle spese mediche secondo gli stessi criteri;
6. Eliminare il superticket e definire criteri nazionali di compartecipazione alla spesa sanitaria equi e omogenei;
7. Piano nazionale contro gli sprechi in sanita’ per recuperare almeno 1 dei 2 euro sprecati ogni 10 spesi;
8. Riordino legislativo della sanita’ integrativa per evitare derive consumistiche e di privatizzazione;
9. Sana integrazione pubblico-privato e libera professione regolamentata secondo i reali bisogni di salute delle persone
10. Rilanciare le politiche per il personale e programmare adeguatamente il fabbisogno di medici, specialisti e altri professionisti sanitari;
11. Finanziare ricerca clinica e organizzativa: almeno l’1% del fondo sanitario nazionale per rispondere a quesiti rilevanti per il SSN;
12. Programma nazionale d’informazione scientifica a cittadini e pazienti per debellare le fake-news, ridurre il consumismo sanitario e promuovere decisioni realmente informate.