Indirizzo
Corso Matteotti 15,
Cremona, CR 26100
Studio del sindacato medici Anaao Assomed
Per il futuro ci sarà una carenza di medici specialisti. Lo denuncia uno studio del sindacato dei medici Anaao Assomed, che rileva le possibili future carenze per “l’errata programmazione delle borse di specialità perpetrata negli anni passati”, perché nei prossimi anni “non basteranno i neo specialisti a sostituire chi andrà in pensione”. Si prevede nei prossimi anni una mancanza di 16.700 medici.
Lo studio indica anche le regioni che avranno più difficoltà: Sicilia, Piemonte e Toscana.
Tra il 2018 e il 2025 andrà in pensione circa la metà dei 105.000 medici specialisti attualmente impiegati nella sanità pubblica: 52.500.
Le carenze saranno soprattutto in alcune aree di specialità medica, come la medicina d’urgenza, la pediatria e la chirurgia, l’anestesia e la ginecologia.
Per quanto riguarda la mappa regionale delle carenze, si sottolinea in particolare il dato della Sicilia, a cui mancheranno 2.251 specialisti da qui al 2025.
Tra le regioni del Sud si evidenzia anche la Puglia, con un ammanco di 1686 unità.
In Piemonte si registrano i maggiori problemi tra le regioni del Nord, con un saldo negativo di 2.004 medici, seguito a poca distanza dalla Lombardia, con 1.921.
Tra le regioni del centro Italia il primato negativo va alla Toscana, con un saldo negativo di 1.793 unità.
Il Lazio è l’unica regione che non presenterà deficit totale di specialisti, ma ne avrà un surplus di 905: ciò non significa che non ci saranno carenze nelle singole branche, che riguarderanno soprattutto la medicina di urgenza, con 544 specialisti in meno.
In Veneto, con i pensionamenti previsti con la Legge Fornero e la “Quota 100”, nel 2025 ci sarà un ammanco netto di 501 medici. Le carenze principali riguarderanno i pediatri con 227 specialisti mancanti, i medici dell’emergenza urgenza con 184, medicina interna con 92 e radiologia con 67.
In Emilia Romagna è previsto un ammanco netto di 597 medici al 2025. Le carenze principali riguarderanno la cardiologia, con un ammanco di 145 unità, la pediatria con 95, la psichiatria con 93, la radiodiagnostica con 91, la medicina dell’emergenza e urgenza con 76 e la medicina interna con ben 238 medici.
In Lombardia è previsto un ammanco netto di 1921 medici. Le carenze principali riguarderanno pediatria con 510 unità, anestesia e rianimazione con un ammanco di 315 unità, la chirurgia generale con 159, la psichiatria con 165, la medicina dell’emergenza e urgenza con 177, igiene e medicina preventiva con 127 e la medicina interna con ben 377 medici.
In Toscana, nel periodo 2018-2025 il bilancio tra neo specialisti e medici in uscita sarà negativo di 1793 unità. Le carenze principali riguarderanno medicina d’emergenza ed urgenza con 344 medici, cardiologia con 99, ginecologia ed ostetricia con 96, chirurgia generale con 104, anestesia e rianimazione con 160, medicina interna con 202, ortopedia con 82, pediatria con 329, radiodiagnostica con 127 medici.
Per la Campania, il saldo tra neospecialisti e medici entro il 2025 è negativo di 1090 unità. Le carenze maggiori riguardano l’emergenza/urgenza con 800 medici, pediatria con 278, chirurgia generale con 129, medicina interna con 119, ortopedia con 98, cardiologia con 69 e anestesia con 43 medici.
In Liguria è prevista una carenza complessiva di 853 specialisti. Le carenze principali riguarderanno la medicina d’urgenza con 98 medici, l’anestesia e rianimazione con 99 medici, la medicina interna con 84, la pediatria con 102, la cardiologia con 53, la psichiatria con 63 e la chirurgia generale con 59.
In Calabria è previsto un ammanco di 1410 medici. Le carenze principali riguarderanno la medicina d’urgenza con 245 medici, l’anestesia e rianimazione con 63 medici, la ginecologia con 51 medici, la chirurgia generale con 90 medici, la pediatria con 150 medici e la psichiatria con 90 medici.
Per la Sardegna è previsto un ammanco di 1154 medici con carenze importanti: anestesia e rianimazione 81 medici, chirurgia generale 116, medicina d’urgenza 153, medicina interna 73 e pediatria 259.
Per l’Abruzzo la carenza complessiva prevista è di 601 medici, con un ammanco di 211 medici dell’emergenza urgenza, 46 chirurghi generali, 98 pediatri, 35 cardiologi e 37 anestesisti. I fabbisogni espressi dalla regione sono sottostimati di 751 unità totali al 2025.
Nelle Marche è previsto un ammanco complessivo di 937 medici ospedalieri. Le carenze principali riguarderanno medicina d’emergenza urgenza con 148 medici, pediatria 132, cardiologia 74, psichiatria 71, radiodiagnostica 64, anestesia e rianimazione 62 e chirurgia generale 53 medici