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La spesa farmaceutica nel 2023

Inarrestabile la spesa per acquisti diretti, che riguardano sempre più costosi farmaci innovativi e salvavita

La spesa farmaceutica complessiva netta a carico del SSN nel 2023 vale 21 miliardi, con un incremento del 6% sul 2022.  La spesa convenzionata netta è di 7,7 miliardi, con un incremento del 0,3% sull’anno precedente.  La spesa netta per acquisti diretti (consumo ospedaliero, distribuzione diretta e distribuzione per conto, con procedure pubbliche di acquisto) è di 13,4 miliardi, con un incremento del 10% sul 2022.

Tale spesa comporta uno sforamento di 3,3 miliardi sul tetto di spesa previsto. 

I cittadini hanno concorso alla spesa (ticket) per 1481 mln di euro, in diminuzione dell’1,3% sul 2022

Sono dati compresi nel report AIFA sulla spesa farmaceutica 2023.

Spesa farmaceutica convenzionata

La spesa farmaceutica convenzionata netta a carico del SSN nel periodo Gennaio-Dicembre 2023 calcolata al netto degli sconti, della compartecipazione totale (ticket regionali e compartecipazione al prezzo di riferimento) e del payback 1,83% versato alle Regioni dalle aziende farmaceutiche, si è attestata a 7.700,4 mln di €, evidenziando un lieve aumento rispetto a quella dell’anno precedente (+25,3 mln di €). I consumi, espressi in numero di ricette (567,3 milioni di ricette), mostrano un lieve aumento (+0,6 %) rispetto al 2022; mentre l’incidenza del ticket totale mostra una leggera riduzione (-1,3%). Per quanto concerne le dosi giornaliere dispensate, mostrano una lieve diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2022 (1,3%, pari a 320,6 milioni).

la spesa farmaceutica convenzionata, che concorre al tetto di cui alla legge 232/2016, articolo 1 comma 399, cioè quella al netto degli sconti versati dalle farmacie, del payback 1,83% versato alle regioni dalle ditte (importo pari a 163,6 milioni di euro) e anche dei diversi payback versati sempre alle Regioni (importo pari a 40,7 milioni di euro) ma al lordo dei ticket regionali, è stata pari a 8.084 milioni di Euro. Rispetto al tetto di spesa programmata (7% del FSN 2023 di 10.143 mln. = 8.931 mln) vi è uno scostamento positivo di 847 mln.

Spesa farmaceutica per acquisti diretti al netto dei gas medicinali

Il valore della spesa per acquisti diretti al netto dei gas medicinali è di13.430,2 mln di €, con uno scostamento assoluto di +3.287,3 mln di € rispetto al tetto del 7,95% (calcolato sul FSN definitivo 2023 e pari a 10.143,0 mln di €), al netto dei gas medicinali.  L’incidenza sul Fondo Sanitario Regionale va dal 8,93% della Lombardia al 12,68% del Friuli V.G., con una media regionale del 10,53%.

Spesa farmaceutica per acquisti diretti relativi ai gas medicinali

La spesa per gas medicinali è stata nel 2023 di 252 mln di euro, in aumento del 5% rispetto al 2022 (240 mln.). Si registra comunque uno scostamento positivo rispetto al tetto dello 0,20% (calcolato sul FSN definitivo 2023) della spesa per acquisti diretti per gas medicinali pari a -3,2 mln di €.

Spesa per farmaci Innovativi

Il monitoraggio della spesa Gennaio-Dicembre 2023 per medicinali innovativi inseriti nel fondo per i medicinali innovativi, previsto dal Decreto Legge 25 maggio 2021 n. 73 relativo ai rimborsi alle Regioni per l’acquisto dei farmaci innovativi, e relativo Payback, evidenzia che per medicinali innovativi la spesa stimata per le sole indicazioni innovative per il periodo Gennaio-Dicembre 2023 al netto dei Payback è pari a 852,5 milioni di Euro.

Payback

1. Payback relativo alla sospensione della riduzione di prezzo del 5 per cento per medicinali di fascia A e H erogati in regime di erogati in regime di assistenza non convenzionata, Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge finanziaria 2007) e ss.mm.ii, e successive proroghe (dato effettivo Gennaio-Dicembre definitivo 2023: 94,4 milioni di euro)

2. Payback dovuti a fronte del ripiano dello sfondamento dei tetti di prodotto ed Eccedenza degli accordi Negoziali P/V disciplinati dalla delibera CIPE n.3 del 1 febbraio 2001 in attuazione di quanto disposto dall’art. 48 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, nella legge 24 novembre 2003, n. 326, attribuiti per cassa (al momento della pubblicazione del provvedimento di ripiano in G.U.) Per quanto riguarda il calcolo del PayBack qualora si tratti di farmaco in fascia A si imputa il payback alla spesa convenzionata, qualora in classe H o in fascia A-PHT agli acquisti diretti (impatto Gennaio-Dicembre definitivo 2023 pari a 140,3 milioni di euro).

3. Pay-back dovuti a fronte delle note di credito relative agli accordi negoziali (impatto Gennaio – Dicembre definitivo 2023 pari a 129,9 mln di euro

4. Payback versati dalle aziende farmaceutiche, anche sotto forma di extra-sconti, in applicazione di procedure di rimborsabilità condizionata (payment by results, risk-sharing e cost-sharing) sottoscritte in sede di contrattazione del prezzo del medicinale ai sensi dell’articolo 48, comma 33, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito con modificazioni dalla legge 24 novembre 2003, n.326, criterio per cassa (impatto Gennaio-Dicembre definitivo 2023 pari a 59,9 milioni di euro); dati aggiornati al 21/05/2024.

Spesa farmaceutica complessiva (convenzionata + acquisti diretti)

A livello nazionale la spesa complessiva del periodo Gennaio-Dicembre 2023 si è attestata a 21.766,4 mln di €, evidenziando uno scostamento assoluto rispetto alle risorse complessive del 15,15% (7,00% per la spesa convenzionata, 0,20% per gas medicinali e 7,95% per la spesa per acquisti diretti, in totale per 19.329,1 mln di €) pari a +2.437,3 mln di €, corrispondente ad un’incidenza percentuale sul FSN definitivo 2023 del 17,06%.

Comunicato dell’AIFA sull’incremento di spesa per acquisti diretti (n. 11/2024)                                               

Pierluigi Russo, Direttore tecnico scientifico di AIFA: “dietro l’aumento di 1,1 miliardi nel 2023 nessuna inappropriatezza ma uso di farmaci innovativi e salvavita sottoposti a controllo prescrittivo” “Lo sforamento di spesa per i medicinali acquistati direttamente dalle ASL, in larga parte ad uso ospedaliero, è difficilmente attribuibile ad un loro uso inappropriato, essendo dovuto a medicinali innovativi per malattie rare, oncologiche, autoimmuni, cardiovascolari o per gli antidiabetici di ultima generazione. Farmaci in molti casi salvavita e in larga parte sottoposti a strumenti di controllo sul loro uso appropriato, come le Note AIFA che ne circoscrivono la rimborsabilità, piani terapeutici o registri di monitoraggio informatizzati”. A commentare i fattori che hanno determinato nel 2023 uno sforamento di 3 miliardi e 287 milioni del tetto di spesa per i farmaci ad acquisto diretto è il Direttore tecnico scientifico di AIFA, Pierluigi Russo.  La spesa per gli acquisti diretti lo scorso anno ha fatto registrare un aumento di 1,1 miliardi rispetto a quella dell’anno precedente, compensato solo in parte dall’aumento del tetto di spesa per il 2023 pari a 383 milioni. Un tetto che nel 2022 aveva già fatto registrare uno sforamento di 2,706 miliardi. “Per effetto di trascinamento dello sforamento degli anni precedenti e dell’ulteriore incremento di spesa per farmaci essenziali e innovativi si è così arrivati ad uno splafonamento di quasi 3,2 miliardi nel 2023. Ma l’analisi più approfondita dei farmaci che hanno avuto il maggior incremento di spesa – spiega Russo – mostra come si tratti di una spesa difficilmente comprimibile”. “Oltre il 40% dell’incremento (pari a 410 milioni di euro) è infatti dovuto a 12 farmaci antineoplastici e immunomodulatori, indicati principalmente per il trattamento di patologie oncologiche e malattie autoimmuni, tra cui vengono annoverati farmaci ad alto costo; tra questi si evidenzia la presenza di 4 farmaci innovativi, due dei quali utilizzati per il trattamento di malattie rare gravi, come la fibrosi cistica e l’atrofia muscolare spinale”, spiega il Direttore tecnico scientifico di AIFA.  “Per la maggior parte di questi farmaci l’ammissione alla rimborsabilità di nuove indicazioni terapeutiche nel corso del 2023 potrebbe inoltre aver determinato un maggior utilizzo e di conseguenza un incremento della spesa, come nel caso di una terapia avanzata cellulare, cosiddetta CAR-T”, aggiunge Russo.  Poco più del 30% dell’incremento (oltre 307 milioni di euro) è poi imputabile a 9 farmaci indicati per la cura di malattie cardiovascolari o che impattano sul rischio cardiovascolare, come gli ultimi antidiabetici di recente introduzione sul mercato, che da soli sono responsabili di un incremento di 144 milioni di euro e che richiedono un trattamento di tipo cronico. Tra questi solo la oramai nota semaglutide, farmaco antidiabetico efficace anche nella riduzione del peso corporeo, rappresenta l’8,2% (+82,9 milioni di euro) dell’aumento di spesa complessivo registrato. Il restante 30% è rappresentato da 8 farmaci, la metà dei quali sono farmaci innovativi per malattie ultra-rare. “Infine – spiega ancora Russo –  si segnala anche il remdesivir, antivirale per il trattamento del COVID-19, il cui acquisto nel 2022 avveniva ad opera della struttura commissariale del Ministero della Salute per l’acquisto di vaccini e farmaci anti-COVID-19 e la cui spesa (53 milioni) ora viene contabilizzata nel flusso degli acquisti diretti”.

Nei primi due mesi del 2024 è ulteriore boom di acquisti diretti, anche se l’AIFA invita alla cautela.

 gen.-feb. 2023gen.-feb. 2024diff.
spesa netta per acquisti diretti (mln.di euro)2.091           2.657    +27%

AIFA Comunicato n. 17/2024     3 ottobre 2024

Dati di spesa farmaceutica ancora preliminari e difficilmente predittivi

“I dati di monitoraggio della spesa farmaceutica gennaio-febbraio 2024 sono dati preliminari e difficilmente predittivi della spesa che verrà poi successivamente consolidata a fine 2024”, precisa il Direttore Tecnico-Scientifico dell’Agenzia Italiana del Farmaco Pierluigi Russo. “Al riguardo – prosegue – le scelte di acquisto diretto delle Regioni nei primi due mesi dell’anno hanno registrato indubbiamente un incremento anomalo rispetto all’andamento dei consumi. Inoltre, gli interventi normativi previsti in legge di bilancio 2024 hanno comportato aggiornamenti dei gestionali di rendicontazione dei consumi, compreso l’aggiornamento del format sulla base del quale l’AIFA riceve i dati della spesa farmaceutica convenzionata dalle regioni. L’Agenzia ancora a tutt’oggi sta ricevendo rettifiche da parte di alcune Regioni dei dati relativi ai mesi di marzo e aprile”. In ogni caso, al prossimo CdA verranno trasmessi i documenti di monitoraggio gennaio-marzo e gennaio-aprile 2024, con la successiva pubblicazione sul portale istituzionale.

 Spesa convenzionata (fonte FEDERFARMA)

Le 20 specialità medicinali più prescritte in Italia
 
 Specialità medicinaleVariazione confezioni 2023/2022Variazione spesa 2023/2022
1CARDIOASPIRIN+0,08%+0,08%
2EUTIROX+1,90%+2,49%
3LASIX-0,27%-1,92%
4BISOPROLOLO SAN+4,85%+4,77%
5TRIATEC-4,43%-4,28%
6DIBASE-20,32%-21,19%
7CARDICOR+2,75%+2,72%
8NORVASC-5,11%-5,22%
9AUGMENTIN+13,86%+13,94%
10PANTORC+3,48%+3,22%
11NORMIX+10,78%+10,78%
12TOTALIP+5,80%+5,97%
13METFORMINA TEVA-5,55%-5,16%
14TORVAST-14,31%-15,51%
15LUCEN+2,35%+2,60%
16DELTACORTENE-2,18%-2,27%
17LOBIVON+0,46%+0,53%
18OMEPRAZEN-1,63%+0,08%
19BENTELAN+3,47%+3,87%
20PANTOPRAZOLO TEVA-0,18%+0,48%

I gruppi ATC di 1° livello a maggiore spesa a livello nazionale: confronto 2023/2022

Gruppo ATCincidenza su spesa 2023diff. rispetto spesa 2022incidenza sul n. confezioni 2023diff. rispetto confezioni 2022
sistema cardiovascolare31,39%+3,72%39,94%+1,46%
apparato gastrointestinale e metabolismo18,50%-6,10%18,03%-7,14%
sistema nervoso14,32%-0,91%10,23%+1,51%
sistema respiratorio9,33%-2,18%3,57%-0,03%
antimicrobici generali per uso sistemico6,97%+5,67%7,11%+6,70%
sangue ed organi emopoietici4,32%-3,50%6,66%-1,57%
sistema genito-urinario ed ormoni sessuali3,44%+1,78%3,70%+1,76%
sistema muscolo-scheletrico3,22%-0,75%3,84%-3,04%
farmaci antineoplastici ed immunomodulatori2,74%+1,27%0,67%+0,97%
preparati ormonali sistemici,escl.ormoni sessuali e insuline2,44%+1,96%4,11%+1,76%