Indirizzo
Corso Matteotti 15,
Cremona, CR 26100
In ottobre oltre 1500 specialisti si interrogano su innovazione, qualità e sicurezza, mettendo a confronto politiche sanitarie, sistemi di implementazione e modelli di gestione delle tecnologie digitali healthcare.
Si tiene a Roma nel prossimo mese di ottobre il 3° Congresso Mondiale dell’Ingegneria Clinica (Icehtmc, 21-22 ottobre, Europa-Conference Center, Policlinico Gemelli, Largo Francesco Vito 1, Roma), evento che richiamerà in Italia oltre 1500 esperti del settore da tutto il mondo. «Si tratta dell’unico evento internazionale dell’Ingegneria clinica» sottolinea Stefano Bergamasco (vicepresidente Aiic e chairman del Congresso insieme all’americano Tom Judd ed al presidente Aiic, Lorenzo Leogrande), «un’occasione prestigiosa e qualificata che permetterà di mettere a fuoco e condividere il ruolo che la nostra professione svolge all’interno dei profondi cambiamenti tecnologici e organizzativi che stanno rivoluzionando il mondo dell’assistenza sanitaria». L’evento Icehtmc è promosso dall’Ifmbe (organismo dell’Organizzazione Mondiale delle Nazioni Unite che raccogliere in Federazione le associazioni che si occupano di ingegneria biomedica) e nello specifico dalla Clinical Engineering Division (Ced). «Avviato nel 2015 con una prima edizione che si è tenuta in Cina, cui è seguita nel 2017 San Paolo in Brasile, quest’anno l’evento di Roma si presenta come terreno di incontro dei più autorevoli rappresentanti di questa disciplina con l’obiettivo di mettere a sistema esperienze, criticità e linee di sviluppo del settore», dice Tom Judd, chairman dell’Ifmbe-Clinical Engineering Division, «Il congresso coprirà un ampio spettro di topics, dal managmenet del rischio clinico all’Hta, dal rapporto tra tecnologie e informatica medica al rapporto tra regolamenti e standard internazionali, dalla manutenzione allo sviluppo di devices innovativi». Ha sottolineato Lorenzo Leogrande (Presidente Aiic): «Siamo particolarmente onorati di ospitare questo 3° Congresso internazionale: abbiamo riscontrato negli anni il grande interesse verso quello che abbiamo definito modello italiano dell’ingegneria clinica, un approccio che punta ad un dialogo serrato del nostro settore con tutti gli stakeholders, aprendo così le vie di comunicazione, collaborazione e sviluppo tra nuove tecnologie healthcare, professioni sanitarie e decisori politici. Grazie a questo interesse diffuso, avremo su Roma tutte le attenzioni di chi a livello mondiale si occupa di healthcare innovation, di biomedicina, di robotica biomedica, di reti tecnologiche, di sicurezza dei pazienti, di digital-healthcare». Il programma dell’Icehtmc 2019, consultabile sul sito del Congresso, si aprirà lunedì 21 ottobre con la sessione inaugurale in cui è prevista la relazione introduttiva di Adriana Velazquez (responsabile del Dipartimento Dispositivi Medici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità-Oms) e si concluderà nel tardo pomeriggio di martedì 22 ottobre, con un programma complessivo che prevede quattro sessioni plenarie, dodici sessioni parallele, workshop tematici, tavole rotonde, ambiti e appuntamenti di networking. Non mancheranno gli interventi delle più rilevanti aziende del settore, che animeranno una ricca area espositiva, mentre già nella giornata di domenica 20 ottobre sono previsti alcuni lavori preparatori con meeting internazionali dei rappresentanti degli oltre 80 Paesi attesi all’evento. Al termine del Congresso verrà annunciata la sede prescelta per l’edizione 2021 di Icehtmc.